SU DI NOI - Central Unit

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I central unit, nell'attuale formazione a tre
I Central Unit nell'attuale formazione in trio. Da sinistra a destra, Riccardo Lolli, Alberto Pietropoli, Enrico Giuliani
 
Quelli tra la fine dei Settanta e l’inizio degli Ottanta sono anni di grande fermento musicale: a Bologna, in particolare, il 2 aprile 1979 si tiene al Palasport il BOLOGNA ROCK, mega-concerto celebrativo del rock demenziale e non, partorito dalle storiche cantine di via San Vitale. Intanto nella programmazione di quella che era considerata la migliore radio indipendente della città, RADIO CITTA’ 103, cominciano ad essere protagonisti i primi singoli di quella che sarà poi chiamata NEW WAVE.
La radio era animata da un eterogeneo gruppo di giornalisti, musicisti, disegnatori, scrittori, attori di teatro, gente con orecchie pronte a captare le nuove tendenze provenienti da UK e USA.
Natale Nitti, Alberto Pietropoli e Roberto Caramelli ne fanno parte. Conducono varie rubriche di intrattenimento e informazione sulle novità musicali; un nuovo gruppo in particolare attira la loro attenzione, i californiani TUXEDOMOON.

La loro musica, con l’uso dell’elettronica come base (tastiere, drum machine) e del sax, è la scintilla per fondare i CENTRAL UNIT (Nitti, Pietropoli e Caramelli).
Oltre a sassofono ed elettronica, nei TUXEDOMOON gioca un ruolo primario il basso: Pietropoli, che ha già fatto parte di varie band, contatta un "vecchio" compagno, Enrico Giuliani, che diventa il bassista dei CENTRAL UNIT completando la formazione iniziale.
Il gruppo compone i primi brani: SATURDAY NITE, BESET CITY e ROCK ONZE faranno parte del primo vinile autoprodotto, LOVING MACHINERY, pubblicato da una piccola etichetta indipendente, la LM RECORDS.
L’EP viene completato con un omaggio ai TUXEDOMOON, che i CU hanno incontrato in occasione del concerto organizzato da Radio Città 103 a Bologna: una versione incalzante di WHAT USE.

Il disco, pur non avendo alle spalle una promozione strutturata, grazie alle frequenti trasmissioni in varie radio ottiene un lusinghiero successo con buone recensioni. SATURDAY NITE è molto trasmessa in Belgio, Olanda e Germania; viene inserita nella TOP 15 di RADIO FM BRUXELLES e comparirà in una compilation tedesca sulla NEW WAVE ANNI ’80.
LOVING MACHINERY segna anche un importante passo nella storia dei CU: la copertina è disegnata da Giorgio Carpinteri e la sua collaborazione accompagnerà tutte le successive uscite discografiche.
Alcune importanti rassegne ospitano il gruppo: la musica che spazia senza autocompiacimento tra diversi generi si presta ad essere associata a rappresentazioni scenografiche ed immagini e viene spesso definita “da colonna sonora”.
L’attività compositiva prosegue e la conoscenza con Peter Principle, bassista dei TUXEDOMOON, porta a registrare nell’agosto 1982 il materiale che verrà successivamente pubblicato nel giugno 1983 dalla etichetta CGD nel primo album omonimo, "CENTRAL UNIT".

Si aprono nuove prospettive per il gruppo che partecipa alla rassegna Milano Suono solo un mese dopo la pubblicazione del disco e, nell’ottobre 1983, viene invitato al festival "No Wave No Jazz" a Berlino, condividendo il palco con Fad Gadget edEinstürzende Neubauten.
Inaspettatamente però il rapporto con la CGD si raffredda: le richieste dell’etichetta si discostano troppo da ciò che i CU spontaneamente compongono, e il rapporto si risolve consensualmente nell’aprile del 1984.

Seguono sei anni di silenzio con alcuni tentativi di rifondazione falliti, finché nel 2000 arriva la svolta che porta alla rinascita del gruppo. In un primo tempo il progetto prevede il nucleo originale dei CU, ma tutto sembra naufragare a causa della rinuncia di Nitti che deve trasferirsi lontano da Bologna. La determinazione a ripartire è però molto forte e viene contattato Riccardo Lolli, conoscenza di Giuliani, un valido tastierista, cantante eclettico e creativissimo compositore.
L’incontro è decisivo per la ripartenza e porta alla composizione di molti brani nuovi in perfetta continuità con lo stile e le sonorità che hanno contraddistinto la musica dei CU. Viene realizzato il CDR DEMOS 2001 che, proposto ad alcune etichette indipendenti, piace alla MP&RECORDS di Vannuccio Zanella e Nino Destra, ponendo le basi della collaborazione che riporta alla luce la band.
Nel 2003 l’etichetta ripropone in un unico CD i due dischi degli anni Ottanta, e nel frattempo l’organico della band si arricchisce con l’inserimento del batterista Andrea Ventura. Nel settembre 2004 viene pubblicato il cd "INTERNAL CUT" con un ospite d’eccezione: il trombettista Marco Tamburini.

Pur con continuità di stile e riconoscibilità, i nuovi innesti di Lolli e Ventura danno un respiro ancora più ampio alle composizioni dei nuovi brani e il risultato si tocca con mano nella produzione dei nuovi pezzi, che nell'ottobre 2010 compariranno nel nuovo album "I SEE YOU".
I CU sono ormai considerati una band storica e l’interesse anche retrospettivo intorno al gruppo è sempre vivo: nel 2012 la Mannequin Records ripubblica in vinile bianco a tiratura limitata lo storico EP “Loving Machinery” e nel 2013 la Vinyl Magic ripropone sempre in vinile l’album CGD “Central Unit” del 1983.
I progetti si susseguono e nel settembre 2018 viene pubblicato sia in vinile che in CD “WHATEVER DAY SUITS YOU BEST".
Il 2021 vede la pubblicazione del nuovo album "PARALLELISM", strettamente collegato al cortometraggio omonimo de regista Marco Bolognesi. Il disco esce per l'etichetta SNOWDONIA dischi di Cinzia La Fauci che assume anche il ruolo di ufficio stampa della band. Per informazioni dettagliate sul nuovo album vai alla pagina PARALLELISM di questo sito.

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